RIFLESSIONI VERTICALI (2018) 
Joss paper (incense paper), cartine timbrate e carta gommata su carta, cm 29,7x21; edizione di 30 esemplari per Ad Hoc XXXV – Ricordando Ockham, rivista d'arte ad assemblaggio di originali a cura di Sergio Cena | Incense papers, stamped papers and rubbered papers on paper cm 29,7x21; edition of 30 specimens per Ad Hoc XXXV – Ricordando Ockham, art magazine curated by Sergio Cena




Photo: Caterina Traversa
Il materiale di base – bicolore e bimetallico – è una carta tradizionale che in Cina si brucia per commemorare i defunti; chiamato anche incense paper, è destinato a diverse categorie di spiriti, a seconda delle configurazioni presenti e dei metalli in foglia usati (oro, argento e a volte rame). Questa incense paper, nelle versioni più attuali priva ormai di metalli in foglia, può assumere la forma di case, auto, smartphone e abiti – tutto ovviamente in carta – o anche banconote (hell money). Tutto viene bruciato in grandi forni fuori dai templi buddisti oppure per proprio conto. Nel mio lavoro, l’atto del soffiare è necessario per ribaltare la cartina e leggere nei due versi una medesima invocazione destinata al dio dei ciechi (che mi diverte supporre non vedente). Al tempo stesso si soffia su qualcosa destinato a bruciare, per attizzare la fiamma – io immagino. | The base material – bicolor and bimetallic – it's a traditional paper that in China is burned to commemorate the dead, the incense paper is destined to many categories of spirits depending on the metals in leaf used (gold, silver sometimes copper). This papers, nowadays lacking of the leaf metals, can be in the shape of houses, cars, smartphones, clothes (everything obviously in paper)  or even money ( hell money). Everything is burned in big owens in Buddhist temples or by themselves. In my work, blowing is necessary to move the paper and read the invocation to the God of the blind (that I think it's funny to think its blind himself). At the same time you blow something destined to burn, to turn the flame on, or so i guess. 

Alcuni dati. Secondo il Ministero degli Interni di Taiwan nel 2014 è stato bruciato denaro fantasma per circa 400 milioni di dollari americani. Secondo il XV Rapporto Nomisma sulla filiera del tabacco in Italia, nel 2010 – grazie a sigarette e affini – l’amministrazione pubblica ha incassato circa 13 miliardi e 700 milioni di euro. Che sarebbero arrivati oggi a 15 miliardi di euro, secondo altre fonti. | ​​​​​​​Some data. In order to the minister of the interns of Taiwan in 2014 has been burned hell money for circa 400 American million dollar bills. In order to the XV Nomisma Report on the tobacco production chain in Italy, in 2010, thanks to cigarettes etc, the public administration has cashed circa 13 billion and 700 million euros, which amounted to 15 billion today. 

Milano, aprile 2018
Romeo Traversa
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